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lunedì 23 febbraio 2015

Recensione Alice in Zombieland di Gena Showalter

Titolo: Alice in Zombieland
Titolo Originale: Alice in Zombieland
Autrice: Gena Showalter
Serie: The White Rabbit Chronicles #1
Ambientazione: USA
Protagonisti: Alice e Cole
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 350
Data di uscita: 30 Ottobre 2014
Livello di sensualità: Tiepido
Punto di vista: Prima persona (Alice)


Trama: Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.


Recensione:
Conoscevo già  questa autrice per la serie Atlantis (carina), ma trovo che abbia dato il meglio di se in questo genere. La storia inizia come la fiaba di Alice nel paese delle meraviglie, con la protagonista in giardino che intreccia ghirlande di margherite per la sorellina. Anche successivamente, i rimandi alla celebre favola di Lewis Carroll sono numerosi. Peccato che la realtà in cui si troverà catapultata Alice, sarà tutt’altro che meravigliosa, al contrario, si rivelerà a dir poco un incubo! Come potete intuire dalla trama, la vicenda inizia con il botto (letteralmente!) e prosegue senza un attimo di tregua: è tutto un susseguirsi di avvenimenti concitati che travolgono Ali e, insieme a lei, il lettore.

Ali è uno di quei personaggi come piacciono a me: femminile ma indipendente, in grado di darle di santa ragione a un'orda di zombie ma senza sembrare uno scaricatore di porto, ha sedici anni ma non si comporta come un’adolescente senza cervello. Ha anche una certa predisposizione per la violenza, infatti non si fa problemi a prendere a pugni in faccia chi le mette i bastoni tra le ruote, che siano zombie o le ex del suo ragazzo. Certo, ha un paio di cadute di stile, ad esempio quando si ficca in situazioni pericolose e tu sei lì che urli dentro di te: “Non lo fare! Vuoi finire come quelle sceme che ci rimangono secche nei primi cinque minuti di un film horror?” Infatti ogni due per tre si caccia nei pasticci, gliene capitano di ogni e finisce puntualmente per risvegliarsi su un lettino, tutta ammaccata e mordicchiata.

Il suo partner in tutto questo macello pazzesco? Cole Holland, il bad-boy più bad di tutta la scuola, quello che, quando passa per i corridoi, perfino i professori si spostano per fargli posto. Il loro incontro è a dir poco bizzarro: quando Ali incrocia per la prima volta gli intensi occhi viola (viola, mi spiego???) di Cole, entrambi hanno una visione improvvisa di loro due che si scambiano un bacio mozzafiato. E ditemi se dopo questa descrizione non vorreste essere al suo posto!

“Il suo petto era abbronzato, coperto di muscoli guizzanti e cicatrici. Alcune sembravano segni di morsi, altre graffi. Aveva una miriade di tatuaggi stupendi, qualche disegno, ma per la maggior parte parole scritte sotto le clavicole. Su ciascun braccio aveva una falce, il cui manico cominciava ai polsi e risaliva fino ai bicipiti e le cui lame si allargavano sul petto, finendo appena sopra i nomi. Una scia di peluria scura scendeva dall’ombelico e scompariva sotto il bordo dei pantaloni a vita bassa.”

Ok, siete ancora vive? Vi avviso che non sarà facile per Ali arrivare ai muscoli, hem, al cuore di Cole, tra battaglie contro gli zombie e tradimenti inaspettati. Il finale poi è al cardiopalma e, anche se molte cose sono lasciate in sospeso, non c’è il brutale cliffhanger (che odio con tutta me stessa!) a cui ci hanno abituato ultimamente le autrici di serie infinite.
Consigliato a chi cerca un romanzo adrenalinico, in cui si mescolano amore e violenza, passione e sentimento.
Il mio voto è

Ciao a tutti, Alice

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