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giovedì 30 aprile 2015

Recensione Non chiedermi se ti amo di Rachel McIntyre


Titolo: Non chiedermi se ti amo
Titolo Originale: Me & Mr. J
Autore: Rachel McIntyre
Serie: NO
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Data pubblicazione: 16 aprile 2015
Punto di vista: Prima persona (Lara)
Livello di sensualità: bassissimo





Trama: Lara ha diciassette anni e crede di aver trovato la sua anima gemella. C’è solo un problema: si tratta del suo insegnante. Fino a quel momento la sua vita è stata molto difficile: suo padre ha perso il lavoro, ma lei ha cercato di essere forte, almeno a casa. Sfoghi e paure li ha consegnati soltanto al suo diario. Solo a quelle pagine riesce a rivelare cosa le succede a scuola: Lara è continuamente vittima di orribili episodi di bullismo da parte dei compagni, che non fanno altro che schernirla e prenderla in giro e che a un certo punto passano anche alle maniere forti. Per fortuna, improvvisamente, nel buio della sua esistenza si è accesa una luce: è arrivato Mr Jagger, il suo giovane e affascinante professore d’inglese. È lui l’unica persona che riesce a capire Lara, a prenderla sul serio e a notare le sue qualità. L’unica persona che si mostra gentile con lei. L’unica di cui Lara si innamora perdutamente. Ma anche l’unica che non può ricambiare i suoi sentimenti... O forse sì?


Commento:

Lo ammetto, ho letto questo libro quasi solo perché è uno stand alone e inizio ad essere arcistufa di serie infinite, mentre sembra che il mercato offra solo questo.
Così ho mandato giù il fatto che il libro parlasse di una ragazza di sedici anni (compiuti tra l'altro nel corso del romanzo, quindi c'è un grossolano errore nella sinossi) e del suo giovane insegnante. Devo ammettere che l'accoppiata mi ha sempre dato un po' i brividi, e non di quelli positivi. Ma la bravissima Amy Harmon è riuscita a farmi cambiare idea con il suo bellissimo I cento colori del blu e quindi ho pensato "Perché no?".

Purtroppo il livello è completamente diverso e in un primo momento sono rimasta alquanto delusa. Ma andando avanti nella lettura, ho capito che anche l'intenzione dell'autrice era completamente diversa, quindi non aveva senso fare confronti. Intenzione che viene svelata e diventa evidente solo nell'ultimo capitolo del libro, quindi bisogna armarsi di pazienza e arrivare alla fine.


Lara ha quindici anni e ha una situazione familiare difficile, ma la cosa più terribile è che a scuola subisce degli atti di bullismo che con il passare del tempo diventano sempre più gravi e terrificanti. Si sente sola e impotente, ma non perde il suo umorismo e la sua forza di carattere. Trova un inaspettato supporto nel giovane supplente di inglese, che la vede davvero e la tratta con gentilezza e rispetto, quando tutti gli altri nel migliore dei casi la ignorano, al punto da farla sentire invisibile. Il libro, scritto sotto forma di diario, ci racconta le sue emozioni da adolescente e le sue altalene emotive in modo vivido e realistico, mostrandoci una ragazza che affronta le difficoltà con spirito e ironia.
"Se solo accenno a reagire, è come se mi tuffassi in acque infestate da squali... con una tuta subacquea di prosciutto. Frenesia alimentare suicida."
Quello che in un primo momento mi ha infastidita, cioè le emozioni immature ed esagerate, sono in realtà una dimostrazione della bravura dell'autrice nel calarsi nei panni del personaggio. Lara è un'adolescente e mi ricordo cosa significa avere 15 anni, anche se è passato un bel po' di tempo. Si è un vulcano di emozioni violente e difficili da gestire, ci si sente al centro del mondo e quello che si prova è la cosa più importante, più dei famigliari, più delle regole, più di qualsiasi altra cosa. Così che quando le cose non vanno come si vorrebbe, la prima cosa che si dice è "Non è giusto".

Lara fa proprio questo. Si aggrappa a Ben e al suo amore per lui, senza tenere conto di nient'altro. Gli anni di differenza, la sua situazione familiare, ma cosa più importante, il fatto che lui sia il suo professore. Che importanza ha se loro si amano? Purtroppo la vita non è una favola, l'amore non vince su tutto e i fattori esterni rivestono una grande importanza. Ma lo capirà troppo tardi, in modo traumatico e doloroso.
"Ma ora ho capito: solo perché una cosa sembra giusta, non significa che lo sia."
E' un libro che non mi sento di consigliare con leggerezza, ci sono diversi aspetti che possono infastidire pesantemente il lettore. Il mio suggerimento è di cercare di andare oltre l'apparenza frivola e immatura, di cercare di capire Lara, ricordandosi della sua giovane età, ma soprattutto leggendo con attenzione l'ultimo capitolo, che sarà illuminante.

Il mio voto è:

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