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mercoledì 1 luglio 2015

Recensione Dark Skye di Kresley Cole (serie Gli Immortali #14)






Titolo: Dark Skye
Titolo Originale: Dark Skye
Autore: Kresley Cole 
Serie: Immortals After Dark #14
Editore: Leggereditore
Pagine: 454
Data di Pubblicazione: 28 Maggio 2015
Punto di vista: Terza persona
Sensualità: HOT






Trama: Nonostante siano passati secoli da quando ha perso l’unica donna che abbia mai desiderato, Thronos, principe di Skye Hall, sa che il tempo non potrà mai lenire l’eterno bisogno di lei. Il desiderio di ritrovarla diventa un’ossessione, capace di distrarlo pericolosamente dalle vicende politiche del proprio clan, i vrekener. Lei è Lanthe, una potente maga che ora sembra aver perso il controllo delle sue abilità. Nonostante tenti di negarlo, soprattutto a sé stessa, non ha mai dimenticato Thronos, l’angelo caduto che l’ha protetta fino alla notte in cui la violenza ha preso il sopravvento... Da quel momento, tutto è cambiato. Le rispettive famiglie si sono dichiarate un’eterna guerra, e Thronos e Lanthe sono diventati nemici giurati. Ma sotto le braci del legame che li ha uniti in passato continua ad ardere la passione, una passione più forte dell’odio, che forse può scacciare anche i dubbi più cupi. 


Commento di Vins:
Bello, bellissimo, bellerrimo!  (Era da un po' che non esordivo con la mia classica formula di apprezzamento massimo per un libro). S'è capito che questo 15° capitolo de "Gli Immortali" mi è piaciuto molto e va dritto tra i miei preferiti dell'intera Serie?

Come sempre in questi casi, devo cercare di contenermi perché gli aspetti da analizzare sarebbero tanti e soprattutto, scrivendo il commento, è forte la tentazione di soffermarmi un po' sulle varie parti del libro che più mi son piaciute.

Andando quindi sul generale, direi che la Cole stavolta ha utilizzato la classica tipologia che ha dato un po' inizio al romance in generale: il romanzo di avventura. Ha comunque modernizzato il tutto utilizzando una trama ricca di eventi che ricorda molto i videogiochi: tipo vari livelli con varie prove da superare per poter proseguire nel cammino. Oggi sarebbe facile pensare a quelle prove e a quei livelli come una sorta di canovaccio ispirato ad Hunger Games su tutti ma anche ai vari distopici simili: ma in realtà, anche per quelli, il tutto parte proprio dalla struttura peculiare dei videogiochi.

Come al solito, il mio forte apprezzamento non può non dipendere anche dal fatto che mi siano piaciuti moltissimo i due protagonisti.

Melanthe "Lanthe" Regina della Persuasione è come al solito una strega dotata di tutte le caratteristiche che probabilmente rendono questa "specie loreana" seconda solo alle valchirie nella mia classifica di gradimento personale. La loro fissazione per l'oro (che ricorda molto quella delle valchirie per le cose scintillanti e "sbrilluccicose" ) dà spesso vita a scene esilaranti, che le rendono simpatiche e decisamente originali.

A questo si aggiunge ovviamente il carattere individuale di ognuna di loro, così come avviene con Lanthe: strega amante della vita e dei piaceri che essa può offrire ma non per questo superficiale. Varie sono le occasioni in cui ci rende conto dei suoi valori di attaccamento alla famiglia e agli amici compreso il rapporto un po' tormentato col protagonista: il vrekner Thronos.

Thronos rispecchia molto la sua specie: vivono a Skye, un mondo al di sopra dei cieli, in dimore fatte per esseri alati tipiche di una società molto morigerata che ritiene delle cose negative, o come dicono loro degli "offendimenti", tante cose comuni negli altri mondi.
Dal bando di ogni forma di colore o comunque esteticità accentuata, al mantenere la calma in ogni circostanza, al rispetto assoluto della privacy altrui. Del resto si ritengono una sorta di guardiani della giustizia nel mondo del Lore, pronti a punire chiunque trasgredisca.
Ciò che rende interessante Thronos è la miriade di conflitti che lo caratterizza, nell'essere da un lato chiaramente portatore di tutti i valori del suo popolo e dall'altro profondamente affascinato, incuriosito e spesso desideroso di provare cose che non conosce perché magari ritenute appunto degli offendimenti o cose superficiali. L'incontro con Lanthe non può che acutizzare queste dicotomie, portando Thronos ad un percorso evolutivo che lo renderà decisamente diverso e che avrà conseguenze sulla stessa società dei vrekner.

Il rapporto tra i due vive su due "binari" destinati però a far magari deragliare chi viaggia su di essi.
Prima di tutto c'è il solito discorso della compagna predestinata. La differenza rispetto al libro su MacRieve è che lì la Cole ha proprio esplicitato il concetto che aveva più volte sovvertito nella Serie. Mentre qui "ritorna al passato" instillando nel lettore da subito il dubbio che una certa attrazione, affetto ecc, siano in realtà dovuti ad un piacersi proprio come persone e non ad un istinto dettato dal destino.
Sembra che la Cole utilizzi il concetto di destino come una semplice scusa per far incontrare e/o avvicinare i due soggetti coinvolti: come se il destino fosse un locale, un bar o una discoteca che funge da semplice "occasione" per un incontro che poi procede di pari passo con la voglia di stare insieme e non con il doverlo fare.

Con le dovute differenze: un certo istinto di protezione dovuto alla predestinazione c'è sempre. Così come non si può sottovalutare il "risveglio" dei vampiri a causa della loro compagna.
Ma son tutti aspetti che piano piano perdono la loro importanza soppiantati dalla effettiva volontà di stare insieme a prescindere da quello che ha decretato il fato: volontarietà che diventa più intensa proprio in virtù del contrasto tra questa evoluzione del rapporto e la dinamica iniziale basata su l'appartenenza "destinata".
Inoltre, ovviamente, non va sottovalutato il fatto che a volte, come in questo libro, il discorso del partner predestinato vale solo per una delle due persone coinvolte: streghe e stregoni non hanno compagni predestinati sicchè ovviamente tutta l'evoluzione dei sentimenti di Lanthe è assolutamente spontanea.

L'altro aspetto che caratterizza la storia d'amore tra Lanthe e Thronos è l'essere stati un po' dei Romeo e Giulietta nel loro mondo: appartenenti a specie nemiche, son diventati amici fin da piccoli salvo poi perdere quell'amicizia e quell'affetto per motivi in realtà non dipendenti dalla loro volontà sebbene le apparenze facessero credere l'opposto.
Ovviamente questo passato burrascoso aggiunge ulteriore intensità alla loro storia: una sorta di riscoperta di sentimenti che si pensava ormai sopiti. Del resto, prologo e vari ricordi di quel periodo da piccoli, sono una parte del libro che ho apprezzato particolarmente.

Molto alto, infine, il livello di sensualità: il tutto si gioca sul fatto che Thronos sia destinato a provare vero piacere solo con la sua compagna mentre lei ha avuto molta più esperienza nel corso degli anni.
Un discorso che si dipana tra gelosie e voglia di sperimentare e che non è privo di sentimenti intensi accanto alla forte attrazione fisica se è vero che, per quanti amanti possa aver avuto una persona, arriva sempre quella esclusiva che, oltre a dare una dimensione molto più alta al piacere fisico, sarà anche l'ultima e le verrà donato un qualcosa che gli altri non hanno mai avuto: il cuore della persona amata.

Il mio voto è:

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