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giovedì 24 settembre 2015

Recensione L'amore verrà di Jessica Sorensen (Serie Stelle cadenti #1)

Titolo: L'amore  verrà
AutoreJessica Sorensen
Serie: Stelle Cadenti #1
Casa Editrice: Newton Compton
Data di pubblicazione 2 febbraio 2015
Pagine: 274
Punto di vistaprima persona alternata
Livello di sensualità: basso

Trama: Per tutta la sua breve esistenza, Nova Reed ha sempre saputo cosa fare. Voleva diventare una famosa musicista e sposare il suo grande amore. Poi tutto è cambiato in un istante, un giorno che non potrà mai dimenticare. Da allora le pare di essere sempre sull’orlo dell’abisso, sul punto di impazzire. Il suo destino, però, si incrocia con quello di Quinton Carter. Anche lui, con la sua aria triste e persa, sembra avere un grosso debito con la vita e un passato turbolento che non vuole ricordare. Nova desidera aiutarlo, forse per scacciare i propri fantasmi e sensi di colpa, ma non sa che quel ragazzo nasconde un terribile segreto. E se lei dovesse decidere di andare avanti con lui, potrebbe davvero perdersi per sempre… Anche Quinton deve fare una scelta: si merita davvero l’amore di Nova o dovrà scontare in eterno i tragici errori che ha commesso prima di incontrarla?


Sito internet Casa Editrice

Commento di Ari:
Vorrei dare un giudizio su “L’amore verrà” senza usare parole semplici e banali, infatti, dire che è stato coinvolgente e toccante per me è il normale, poiché Jessica Sorensen è una delle mie scrittrici preferite, soprattutto per via del suo stile che dona a ogni personaggio cui da vita la giusta dose di tormento. E’ proprio per questo loro essere contorti che hai miei occhi non sono mai scontati e chi pensa che la Sorensen sia la solita scrittrice NA, forse, non è ancora riuscito a comprendere appieno il talento di quest’autrice. Quindi ragazze, se avete trovato Ella, Micha, Ethan, Lila, Callie, Kayden complicati in maniera assurda, tenetevi forte perché Nova e Quinton lo sono ancora di più.
"Per tutti quelli che almeno una volta nella vita si sono sentiti persi e hanno lottato per ritrovare la via del ritorno”.
La Sorensen, mantenendo sempre il suo tocco, ha scritto di una storia diversa da quelle lette fin ora per via del tema trattato che è tutt’altro che leggero e superficiale ma difficile, controverso e discusso. Morte, suicidio, dipendenza da alcool e uso di droghe leggere e pesanti, enfatizzati da forte depressione, sensi di colpa e rimorsi insormontabili definiscono gli avvenimenti. Grazie a questo cocktail di disperazione Nova e Quinton si uniranno e cadranno nell’abisso più profondo, facendo sorgere e tramontare i loro giorni nel degrado più totale. I due si abbandoneranno all’oblio pur di non dover affrontare la verità, il dolore e la solitudine con cui il destino li ha messi a confronto. 

In questo primo libro della serie la vera protagonista è Nova; è lei che è maggiormente analizzata ed elaborata (nonostante ci sia il doppio POV suo e di Quinton), sarà lei che vedremo toccare il fondo per poi risalire. Saremo spettatori dei suoi errori, dei suoi incubi riguardanti London, il suo grande amore e delle sue manie, fino al punto di non ritorno, fino al punto in cui si renderà finalmente conto che Nova merita di vivere e di perdonare. 

In parallelo ci sarà Quinton che con il suo pesante fardello cercherà inizialmente di aiutarla, di volerle bene, di esserle amico, ma che poi miseramente abbandona i pochi buoni propositi che gli nascono dalla mente ormai assuefatta dalla droga e fugge il più lontano possibile da Nova per paura di danneggiarla ancora di più.

“Si dice che il tempo guarisca tutte le ferite e forse è anche vero. E se, invece, le ferite non guariscono come dovrebbero, come quando un taglio lascia una brutta cicatrice o come quando un osso rotto si risalda ma non è più liscio come una volta?”.

I personaggi secondari come Dylan e Delilah li ho profondamente odiati a causa dei loro comportamenti distruttivi, egoisti, menefreghisti e sconsiderati. L’unico che forse, ma dico proprio forse, non butterei giù dalla torre è il cugino di Quinton perché in lui un briciolo di bontà l’ho intravista.

Preciso che questa storia non è il solito racconto mieloso in cui si arriva subito o si da per scontato e prevedibile il "vissero felici e contenti", anzi, è un susseguirsi di situazioni e comportamenti malsani, assurdi e talvolta inconcepibili che molte volte mi hanno fatto innervosire, ma d’altra parte chi ama e conosce le storie della Sorensen sa benissimo che il lieto fine si deve sudare. Chi la segue sa che le sue storie sono intense, ti spingono sempre a riflettere sul fatto che tutto nella vita può cambiare da un momento all’altro e che ognuno di noi merita sempre una seconda possibilità. 

Riuscirà quindi Nova a ritrovare la serenità necessaria per continuare a vivere lontano dalla droga e da Quinton? Capirà che la vita merita di essere vissuta anche se una parte di lei se n’è andata per sempre?

Il mio giudizio è:

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