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giovedì 17 dicembre 2015

Recensione Inganno di Sagara Lux





Titolo: Inganno
Autore: Sagara Lux
Editore: Selfpublishing
Pagine: 204 (versione cartacea)
Data di pubblicazione: 23 Dicembre 2015
Prezzo eBook: € 2.99 (esclusiva KU amazon)
Prezzo cartaceo: € 9,11


Trama: Tutto ha un prezzo.
Iryna non ha altra alternativa che crederlo quando si ritrova con una pistola puntata alla tempia e l’uomo che ha tradito davanti agli occhi. È per questo che si presta a un gioco terribile, perché sa di avere un unico modo per salvarsi: non pensare a quello che le verrà chiesto in cambio.
Ogni gioco ha le sue regole.
Genz non ha dubbi: qualsiasi cosa accadrà tra di loro, Iryna morirà. 
Lei, però, non è la donna che crede. Il suo nome e le sue labbra nascondono il più dolce dei desideri e il più crudele degli inganni. È così che riesce a insinuarsi nell’ultimo posto in cui sarebbe dovuta arrivare: dentro di lui.
Nella mente, nel sangue.
Lei possiede la sua anima, lui possiede la sua vita.
Salvare se stessi significa distruggere l’altro. In un mondo senza giustizia e senza perdono scegliere cosa fare appare fin troppo semplice, ma quando si gioca con la morte non esistono certezze e non esiste regola che non possa essere infranta.


LA SERIE BROKEN SOULS
#1 Di carne e di piombo, autoconclusivo (23 settembre 2015)
#2 Inganno (23 dicembre 2015) 
#3 Riscatto
#4 Vendetta


LINK UTILI


COMMENTO: 
Entrare nel mondo di Saraga Lux è come varcare la soglia di un labirinto oscuro, fatto di svolte improvvise, vicoli ciechi e muri invalicabili. Un gioco fatto di scatole cinesi, o matrioske variopinte che celano inganni e false verità. Se Di carne e di piombo mi era piaciuto, Inganno mi ha incantata.

Forse sarà che in questo libro il talento dell'Autrice si è manifestato in tutta la sua interezza, ma la storia di Iryna e Genz mi ha travolta tanto da non riuscire a staccarmi dal reader fino a che non ho terminato il romanzo.

I personaggi sono il punto di forza, il collante che tiene insieme le parole, il filo che tesse la trama. A livello di azione non accade molto, il tutto si svolge all'interno della villa di Genz, una gabbia dorata in cui Iryna si sente come l'uccellino che non potrà mai riavere indietro la libertà e che vive nella consapevolezza che tra quei lussi lei perderà la vita. 

Iryna è una prostituta. Rapita e portata in un paese straniero dall'unica persona che aveva il dovere di proteggerla, suo padre, si troverà invischiata in una rete di malavita, traffici di droga e prostituzione. Costretta a vendere il suo corpo, dovrà fare affidamento solo su se stessa, trovare forza nei ricordi del suo paese natale, di sua madre e di quei gesti quotidiani che le sono stati strappati via come fossero stracci inutili.

Nuda, senza identità né diritti, diventerà un'ammaliatrice, una conturbante venditrice di sogni e perversioni. e proprio il suo talento, nonché la caparbietà con cui ha cercato di scappare dai suoi aguzzini per tutti quegli anni, la destinerà a diventare una spia, a infiltrarsi nella cerchia di collaboratori di Genz per carpirne i segreti. Verrà scoperta,  subirà violenze e torture, eppure non parlerà. E qui devo aprire una parentesi che riguarda il genere del romanzo, il dark romance. Sagara Lux a mio avviso metterà d'accordo tutti, sia gli amanti del dark più pornografico (inteso come dimostrazione brutale e gratuita della bestialità umana) sia quelli che preferiscono una sfumatura più psicologica e meno cruenta. Sagara non descrive azioni di violenza, scordatevi gli stupri di gruppo (grazie al cielo aggiungerei). Qui è tutto molto sottile, cerebrale e per questo ancora più inquietante.

Genz. Per descriverlo bastano due parole: mia pace. In esse si trova tutta la struggente necessità di salvezza e il bisogno di affrancamento da una vita che l'ha risucchiato fino a scarnificarlo, non solo fisicamente. Genz è oscurità, eppure tra le ombre della sua anima è ancora possibile intravedere una luce fioca che si esprime nell'invocazione di quelle due parole. Iryna, la sua pace, il suo breve interludio di serenità effimera in un'esistenza fatta di soprusi e inganni. 

Eppure sarà proprio l'inganno a unire Genz e Iryna. Ognuno deve salvare se stesso ma per farlo deve annientare l'altro. Così assistiamo a un teatro  ammaliante, dove Iryna si trasforma in una sensuale Sherazad che non vende storie di geni e donne velate, ma promette l'illusione.

In cambio della salvezza non offrivo sesso, ma sogni e perversioni

Assistiamo a un'altalena di scontri di volontà, a una gara a chi riuscirà a ingannare l'altro con ogni arma possibile, senza sapere che la guerra porterà entrambi a un punto di non ritorno dove perderanno ognuno un pezzo della propria anima. L'atmosfera di sensuale perdizione che si respira nella prigione dorata di Iryna è puro afrodisiaco, è raffinatezza, è languore. Non c'è grossolanità nelle loro parole, né volgarità in un narrato che è poesia.


Inganni negli inganni, bugie pronunciate a fin di bene, un profeta in cerca di redenzione, una donna che da pedina inconsapevole si trasforma in carnefice, un uomo ossessionato dal potere che non esita a sacrificare la propria carne pur di sottomettere gli altri al suo volere, una silenziosa domestica che ha occhi per vedere e orecchie per sentire, la speranza di rivivere negli occhi di un'altra persona. Così si chiude il primo capitolo della duologia dedicata a Genz e Iryna. 

Sagara sei una sadica, ma noi ti amiamo anche per questo. Solo, non farci aspettare troppo.


Il mio giudizio è

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