Calendario uscite straniera

venerdì 27 febbraio 2015

Recensione Antony di Sylvia Kant

Titolo: Antony
Autrice: Sylvia Kant
Ambientazione: New York
Editore: Autopubblicato
Pagine: 677
Data di uscita: Agosto 2014
Livello di sensualità: Hot

I diritti sono stati comprati dalla Newton Compton
Uscirà a luglio con il titolo Prova ad Amarmi



Trama: Antony Barker è un affascinante gigolò dal passato torbido, un presente schizofrenico e il futuro quantomeno incerto. Un rapporto ambiguo e morboso lo lega alla sua cliente numero uno, la crudele e potente Rachel Norton, presidente della più grande industria farmaceutica statunitense, la Norton & Faulk. Ed è proprio ad uno stage della Norton & Faulk che viene invitata a partecipare la giocane dottoressa Angela Palmieri...


Recensione di Claire:

C’erano tutte le premesse per un ottimo libro. La trama legal thriller, un intreccio legato al mondo (marcio) farmaceutico e politico…(un peccato mortale aver svelato in anticipo i nomi dei doppiogiochisti). La trama erotica (ma direi anche pornografica), sviluppata in maniera direi magistrale. Niente descrizioni anatomico-ginecologiche, piuttosto dava l’idea di vedere un film e mi ha dato l’impressione che l’autrice si sia documentata parecchio. Ha mostrato, punto. Ce n’è di tutto un po’: sesso etero, gay, lesbo,trans, orge, sadomasochismo…

Un sottobosco di personaggi depravati e immorali, immersi in un’atmosfera cupa e torbida. Un’antagonista amorale, pazza e sadomasochista. Il protagonista, un uomo bellissimo, controllato, dallo sguardo di ghiaccio, capace di incutere terrore ed eccitazione in ugual misura, eppure bisognoso dell’amore puro di una donna che riesca a salvarlo, anche se personalmente non lo ritengo un eroe romance. Ha provato troppo di tutto, e il suo passato è così marcio da contaminare il presente e inesorabilmente il futuro.

Nonostante ciò, l’ho dovuto leggere in modalità veloce e alla fine ne sono rimasta non delusa, quanto piuttosto insoddisfatta. Seicento e passa pagine auto pubblicate non possono non contenere refusi ed errori in generale, e infatti questo è uno dei problemi del libro. Si sente la necessità dell’uso di un dizionario dei sinonimi e dei contrari. Ad esempio, i personaggi sono tutti avvenenti o splendidi, talmente tanto che l’uso di questo aggettivo viene utilizzato anche più volte all’interno della stessa frase. E’ una piccolezza, certo, se fosse un caso isolato, ma ce ne sono svariati sparpagliati per il romanzo. Ho trovato frasi che mi hanno fatto storcere il naso, quella che mi viene in mente ora è “Si è inginocchiata tra le ginocchia aperte.” Anche la storia ad un certo punto ripete le stesse dinamiche, solo cambiando la forma, ma mantenendo la sostanza.

I dialoghi raramente sono brillanti. Il più delle volte li ho sentiti vuoti, altre troppo improbabili e altisonanti. Un altro punto debole è lo stile estremamente semplice, spesso elementare, poco evocativo, ad eccezione delle parti erotiche. E poi la grande assente è New York. Mi chiedo, ma perché ambientare una storia nella Grande Mela se poi non si fa riferimento ad una via, un quartiere, un locale famoso? A parte quando Angela scruta i grattacieli intorno al suo ufficio, sembra di trovarsi in una qualunque città italiana. Quando lei va fuori città, in due occasioni, si stupisce ogni volta dei meravigliosi posti che circondano New York, ma non fa nomi, è tutto accennato. Addirittura partecipa ad una festa di campagna… insomma, ci poteva stare la festa del pretzel, ma quasi quasi mi aspettavo che nominasse la sagra del fungo porcino di Vetralla.

Ma il punto più debole del libro è senza dubbio lei, Angela, la protagonista.  Già il fatto che non esista una descrizione fisica mi fa storcere il naso. Ce la presenta come una ingenua, timida, innocente giovinetta (giuro ha usato questo termine un paio di volte) italiana. Arrossisce per un nonnulla, si veste come una proletaria (anche questa parola è usata spesso, insieme a metalmeccanico, che a me ricordano tanto l'Italia e pochissimo l'America) salvo poi venire a sapere che ha avuto così tanti amanti da non sapere neppure il numero esatto, tra i quali diversi gay. Inizia una relazione con un uomo sposato, senza sentirsene in colpa ma anzi, aggredendolo se sa che va a letto con la moglie. Ha fantasie erotiche su Antony, ma anche su altri uomini, fa sesso con un pittore e poi con la collega d’ufficio. E cosa assurda, almeno per quel che mi riguarda, le basta guardare il suo amante, chiunque esso sia, per avere spasmi di piacere nella pancia. E nonostante ciò, da lei si sprigiona una tale aria di innocente candore che tutti la vogliono... E’ una donna stupida, incoerente, vuota, e soprattutto è uno zerbino, una che si fa calpestare e pensa di meritarlo.

Ripeto, ha le premesse per essere un buon libro, ma le numerose critiche entusiastiche mi hanno lasciato un pochino perplessa. Forse sarà stata fuorviante la parte erotica, che è quella costruita meglio, o sarà per il protagonista che risveglia in noi donne il sempre presente spirito da crocerossina. Non mi resta che attendere l’uscita del romanzo, i cui diritti sono stati acquistati da una famosa CE, per vedere se gli angoli sono stati smussati e il romanzo ha tirato fuori tutto il suo potenziale.

Il mio voto è
Claire

giovedì 26 febbraio 2015

Film: Cinquanta Sfumature di Grigio

 Sottotitolo
Ho visto i peli pubici di Dakota Johnson
Sotto-sotto titolo
e anche quelli di Jamie Dornan

Di fronte al dilemma lo guardo o non lo guardo, cinema o dvd, la soluzione mi è arrivata chiara, limpida, impossibile da confutare: se c'è Jamie Dornan lo devo assolutamente vedere. Se c'è Jamie Dornan che fa Christian Grey, ingudo con il frustino, che fa cose, se non lo vedo muoio.
Perché lo dovete sapere, io e Jamie abbiamo un rapporto platonico fortissimo, un amore a distanza sofferto e contrastato. Di quelli che ti fanno arrossire e mandano in tilt il tuo sistema nervoso centrale: lo strapazzo di coccole o lo morsico in più punti?
Dopo l'assalto promozionale più virale di sempre - non potevo aprire i social che spuntavano video e foto come cavallette - pensavo di essermi fatta un'idea piuttosto precisa del prodotto finale. L'unica cosa che speravo con tutta me stessa era che film fosse più classy del romanzo e, ad essere sincera, il risultato ha soddisfatto le mie aspettative.

Non che fosse poi così difficile essere meglio del libro (non menatemi, please).
Parto con le cose che mi sono piaciute: la fotografia, la musica e i due protagonisti.
Dakota è una bellissima donna, con o senza trucco, vestita o completamente nuda, e ha rappresentato una versione di Anastasia migliore di quella cartacea: non c'è la superficialità del personaggio della James, manca del tutto quel modo di fare sciocchino fatto di dea interiore, saltelli e urrà che ti fanno venire voglia di picchiarla. Dakota ha dato ad Anastasia un lato grintoso, audace, coraggioso senza privarla della sua innocenza. Se in partenza Ana mi stava decisamente antipatica, ora grazie a Dakota riesco a sopportarla.
Jamie Dornan è un Christian Grey convincente. E' bellissimo anche se non è perfetto, ha una fisicità nervosa, muscolosa senza essere artificiale, è affascinante con i completi e nudo è splendido. Ma il suo tratto più forte, quello che ti distrugge, è lo sguardo. Chi lo ha conosciuto in The Fall sa di cosa parlo, quando ti guarda in un certo modo ti prende alla pancia e basta, sei cotta.
Considerando che nella vita reale è un uomo fin troppo dolce, Jamie è un dominatore fedele al Christian Grey del romanzo: vulnerabile a tratti, chiuso e insondabile, quasi esasperante in altri, si lascia andare solo nella scena finale - quella famosa delle cinghiate - e solo in quel momento spunta fuori il depravato che è in Grey.
La musica è perfetta: leggera e romantica e poi BAM ti pulsa nelle vene durante le scene di sesso e accompagna i movimenti di Ana e Christian in modo quasi sublime.
Cosa non mi è piaciuto.
Elliot, un trucidone che mastica la gomma a bocca aperta e ha la faccia lucida e viscida, José che sembra un ragazzotto sfigatello, LA DOPPIATURA, ma tanto ormai ogni doppiatura italiana ti dilania i timpani, la mancanza di fluidità.
Oh yes, il film sembra essere tranciato di netto tra una scena e l'altra, assenti le giunture, così passi due ore a fasi alterne tra noia e interesse. Noia perché - parliamoci chiaro - non succede niente fuori dalla camera da letto, e interesse perché appena Jamie e Dakota si spogliano ti ringalluzzisci e speri che il ritmo si risollevi.
Purtroppo no, il film rimane noiosetto e lento. Leeeeeeeeeento.
La ritrosia di Mr.Dornan nel toccare Dakota. Cioè...ho capito che ami tua moglie alla follia, ma stai girando un film ad alto contenuto erotico, il tuo personaggio passa il 70% del tempo con la faccia davanti alle zone proibite di Dakota e non ci scappa neanche un bacetto a stampo sul capezzolo. Non ci siamo, Jamie, tira fuori quella lingua!
L'esagerata eccitazione di Anastasia: appena Jamie si avvicina con la punta del naso Dakota comincia a contorcersi come un'anguilla e a gemere senza freni. Ok, Jamie è un figo, ma non c'è bisogno di urlare appena si accosta. La sua vocina flebile da gattina. Mi grattava i nervi e l'avrei volentieri scrollata!
Cosa mi ha fatto salire i bollori.
Allora...riprodurre la mia faccia appena Jamie si toglie la maglietta (la famosa scena del dopo vomito) è impossibile, vi basti sapere che al morso del toast ho provato anche io il famoso contrarsi dei muscoli del ventre. Gah!
La schiena di Jamie Dornan. LA SCHIENA DI JAMIE DORNAN. Gli addominali, le braccia...quell'uomo è bello tutto, ma la sua schiena. Legami, insalamami, fammi quello che ti pare SONO TUA.

Ecco...basta.

Il film è senza infamia e senza lode, si poteva fare molto di peggio e - secondo me - poco di meglio. D'altronde con una base così incosistente sulla quale lavorare non poteva certo uscire un capolavoro. Sono curiosa di vedere come gestiranno il seguito, ormai il ghiaccio è stato rotto e l'effetto novità sparirà nel giro di pochi mesi.

Tanto per chiudere in bellezza comprerò il DVD perché magari qualche scena tagliata spunterà fuori, e poi perché voglio vederlo in lingua originale per capire se c'è margine per migliorare. Vedremo.

Recensione Stai qui con me di J. Lynn

Titolo: Stai qui con me
Titolo Originale: Be with me
Autrice: J. Lynn
Serie: Wait for you #2
Ambientazione: USA
Protagonisti: Teresa e Jase
Editore: Nord
Pagine: 416
Data di uscita: 30 Ottobre 2014
Livello di sensualità: Hot
Punto di vista: prima persona (Teresa)


Trama: La danza era tutta la sua vita. Ma quando un infortunio al ginocchio ha messo fine alle sue ambizioni, Teresa Hamilton ha dovuto reinventarsi un futuro e adesso è una studentessa universitaria come tante altre. Almeno così può stare vicino a suo fratello Cameron e a Jase, il migliore amico di Cam e… il suo sogno proibito. Peccato che lui la veda ancora come una bambina. Se solo Teresa riuscisse a fargli cambiare idea…
Jase Winstead non ha tempo per una relazione. Schiacciato dal peso di un segreto che custodisce ormai da troppi anni, non può permettersi di trascinare una ragazza nel vortice tumultuoso della sua esistenza. Soprattutto se la ragazza in questione è la sorella di Cam, da sempre iperprotettivo nei confronti di Teresa. Eppure, ogni volta che Jase è con lei, tutti i suoi problemi svaniscono all’istante ed è come se il muro eretto intorno al proprio cuore si sgretolasse a poco a poco. E infatti, quando una tragedia devastante si abbatte sul campus, rischiando di travolgere anche Teresa, Jase non esita un secondo ad intervenire pur di proteggerla. Ma l’amore che li lega sarà abbastanza forte da superare ogni ostacolo, o entrambi finiranno col perdere tutto ciò che hanno di più caro?
Recensione:
Se Colleen Hoover scrive direttamente al mio cuore, J. Lynn parla direttamente ai miei ormoni. Cosa non fa questa donna alle mie ovaie! Devo iniziare questa recensione con un doveroso mea culpa, perché avevo letto Ti fidi di me appena uscito e, sinceramente, non mi aveva convinta molto. Non ero riuscita ad entrare in sintonia con Avery e, visto che la storia è scritta attraverso i suoi occhi, non sono riuscita a sentirla, ad appassionarmi. Quanto ci sono rimasta male! Perché mi aspettavo di emozionarmi ed innamorarmi di quel figo di Cam, visto che J. Lynn altri non è che Jennifer Armentrout, scrittrice che amo svisceratamente. Insomma, ero rimasta un po’ delusa. Per questo ho lasciato ammuffire nel reader Stai qui con me per mesi e mesi. In occasione dell’uscita del terzo libro della serie, però, mi sono detta che dovevo colmare le mie lacune. E’ stato un colpo di fulmine. 

La trama mi ha convinta al 100% perché i protagonisti hanno reazioni perfettamente credibili dall’inizio alla fine. Entrambi ne hanno passate di cotte e di crude. Teresa in particolare è una calamita ambulante di tragedie: il suo primo ragazzo era violento e la malmenava, il fratello per difenderla si caccia nei guai e come se non bastasse si infortuna a un ginocchio, quindi deve momentaneamente abbandonare la danza, la passione della sua vita. A questo punto decide, per ammazzare il tempo, di andare alla stessa università di Cam, dove, ma tu guarda il caso fortuito, studia anche Jase, l’amico per cui ha una cotta triennale.

Teresa si è innamorata di lui a sedici anni, la sera in cui Jase l’ha ascoltata e consolata in un momento davvero difficile. Nei tre anni successivi si vedevano quando lui veniva a trovare Cam a casa, parlavano, scherzavano, si mandavano mail... Insomma, avevano costruito un bel rapporto di amicizia. Fino a quando una sera Jase perde il controllo e la bacia. Dopo quella sera, lui interrompe i contatti, senza dare alcuna spiegazione. Spiegazione che, quasi un anno dopo, Teresa vuole a tutti i costi. Non ha intenzione di lasciarselo scappare.

Jase inizialmente nega qualsiasi sentimento per lei, ma le sue azioni smentiscono le sue affermazioni. Infatti le sta sempre vicino, si autonomina suo autista personale, la guarda con passione, ogni scusa è buona per sfiorarla, se un altro ragazzo la guarda si ingelosisce... Finché non ci scappa il secondo bacio. (Ricordatevela questa cosa dei baci, perché è importante!) Per farla breve, l’hanno capito anche i sassi che Jase è innamorato cotto di lei, ma si percepisce anche che c’è qualcosa che lo blocca, che nasconde un grosso segreto. Un segreto che quando verrà svelato, renderà del tutto logico il comportamento di Jase e sì, ci farà anche sciogliere di tenerezza.

Il pregio di questo romanzo è proprio questo: i tira e molla sono del tutto motivati e credibili. Odio i libri in cui i due ragazzi sono innamorati da pagina 10 ma non si mettono insieme per motivi futili, incomprensibili. Non è questo il caso. L’autrice ci fa soffrire con loro, perché in questo libro i problemi sono veri, non sono dei capricci. Ma Jase e Tess sono così belli insieme, così dolci, che ci si ritrova a fare il tifo per loro tutto il tempo.

Devo spendere qualche parola per Jase, perché è un personaggio maschile davvero magnifico, perfettamente made in Lynn/Armentrout. E’ intelligente, sensibile, premuroso, fedele, leale, ironico, dolce... Ma soprattutto è sexy da morire. Una bomba di sensualità e virilità. Per colpa sua non guarderò mai più il sedile di un'auto con gli stessi occhi. Questa autrice deve avere una particolare passione per gli addominali, perché ci mostra spesso Jase a petto nudo, con la pelle luccicante di sudore. Volete un assaggio?

Aveva spalle larghe e pettorali scolpiti; persino gli addominali si tendevano a ogni passo. Il genere di muscoli che ti viene a furia di sollevare balle di fieno. Era perfetto. Da perdere la testa. I jeans erano talmente bassi da farmi chiedere se portasse qualcos’altro sotto.

Però non è solo un bel ragazzo, è anche divertente e dotato di un’ironia pungente. Questo sketch mi ha fatto ghignare come una scema:

Tornai in corridoio mentre la porta del bagno si apriva. “Ho ordinato il pollo... Accidenti.” Jase era sulla soglia, coi capelli bagnati e arricciati intorno agli zigomi scolpiti. La rada peluria sul petto era ancora umida. I jeans cadevano bassi sui fianchi rivelando quei muscoli a forma di V sui fianchi. “Il Pollo Accidenti è un piatto nuovo?”

Visto? Divertente e decorativo, un binomio irresistibile. Eppure Jase è tanto altro ancora. Leggete questo romanzo, sospirate sui suoi muscoli e innamoratevi della sua anima. Sarete in buona compagnia.

Il mio voto è
Ciao a tutti, Alice

Stai con me in ogni respiro di Jay McLean



Titolo: Stai con me in ogni respiro
Titolo Originale: Where the Road takes Me
Autrice: Jay McLean
Serie: NO
Protagonisti: Chloe, Blake
Editore: Fabbri
Pagine: 336
Data di uscita: 26 febbraio 2015
Punto di vista: alternato


Trama: Chloe e Blake si incontrano, anzi, si scontrano, per caso, una notte. Lui sta fuggendo dalla solitudine e dai propri pensieri. Lei da un tipo che non sembra avere buone intenzioni. Blake la salva e da subito si sente attratto da questa ragazza strana, affamata di vita ma abituata a tenere chiunque a distanza. Eppure, quando sei giovane dovresti afferrare tutto quello che il destino ti offre. Correre incontro al domani, bruciare tappe e traguardi, ubriacarti di emozioni e sogni a occhi aperti. Scoprire e sperimentare ogni cosa che ti circonda, o che hai anche solo sentito nominare. Senza mai fermarti, senza mai smettere di sperare, di desiderare, di crederci... Ma c’è un motivo per cui Chloe non permette a nessuno di avvicinarsi: sulla sua vita c’è un’ombra, una malattia che non lascia scampo. E lei, quando se ne andrà, vuole farlo in punta di piedi, per non ferire nessuno… Il giorno in cui incontra Blake non ha la minima idea che quella sarà la loro svolta, l’attimo capace di sconvolgere le loro esistenze e ribaltare le loro prospettive, per sempre. A mano a mano che lo conosce, però, non riesce più a fare a meno di lui. Per Chloe è il momento di trovare la risposta a una domanda pesantissima: esiste un amore capace di dare senso al dolore più grande?










Cancella il giorno che mi hai incontrato di Leisa Rayven

Titolo: Cancella il giorno che mi hai incontrato
Titolo Originale: Bad Romeo
Autrice: Leisa Rayven
Serie: The Starcrossed #1
Protagonisti: Cassie , Ethan
Punto di vista: Prima persona (Cassie)
Pagine: 432
Editore: Fabbri
Data di uscita: 26 febbraio 2015

Trama: Cassandra e Ethan. Quando sono sul palco insieme, a nessuno sfugge l’attrazione e la potente alchimia che si sprigiona tra loro appena si sfiorano o si guardano negli occhi. Una passione che toglie il respiro, davanti alla quale è impossibile restare indifferenti. Tanto che all’Accademia d’Arte di New York vengono scelti come protagonisti per lo spettacolo di fine anno, Romeo e Giulietta, la storia d’amore più famosa di tutti i tempi. Però, una volta calato il sipario e smessi gli abiti di scena, il rapporto tra Ethan e Cassandra si rivela complicato e ingestibile. Lei è la classica brava studentessa, timida, ingenua e sempre pronta ad assecondare il prossimo pur di farsi accettare. Ethan invece è bello e dannato, con un volto da angelo ribelle a cui nessuna ragazza può resistere. Lasciarsi sembra l’unica soluzione per continuare a sopravvivere, anche se il dolore è devastante, soprattutto per Cassandra. Rimasta sola a New York deve ricominciare da zero partendo proprio da se stessa e dal suo cuore tradito. Mentre Ethan, baciato dal successo, è in tournée in giro per l’Europa. Anni dopo, scritturati di nuovo per interpretare una coppia di amanti, Cassandra e Ethan si ritrovano sul palco ad affrontare i demoni del loro passato e il fuoco di quella passione che, nonostante il tempo, non ha mai smesso di ardere. Ma può un amore così intenso e lacerante finire davvero? 


La serie Starcrossed è così composta:
1. Cancella il giorno che mi hai incontrato, 2015 (Bad Romeo, 2014) 
2. Puoi fidarti di me, 2015 (Broken Juliet, 2015) prossimamente


mercoledì 25 febbraio 2015

Recensione Zombie allo specchio di Gena Showalter

Titolo: Zombie allo specchio
Titolo Originale: Through the zombie glass
Autrice: Gena Showalter
Serie: The White Rabbit Chronicles #2
Ambientazione: USA
Protagonisti: Alice e Cole
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 391
Data di uscita: 30 Dicembre 2014
Livello di sensualità: Tiepido
Punto di vista: prima persona (Alice)


Trama: In un attimo ho perso tutto ciò che conta. Il rispetto degli amici. La mia nuova casa. Il senso della vita. L'orgoglio. Il mio ragazzo. Ed è tutta colpa mia. Mia e di nessun altro. Sono stata io a permettere all'oscurità di entrare... Alice Bell è convinta che peggio di così la sua vita non possa andare, ma si sbaglia. Dopo l'ennesimo attacco degli zombie iniziano a verificarsi fatti mostruosi e inquietanti. Vede strane cose negli specchi, sente le voci dei non-morti, ma soprattutto avverte dentro di sé una presenza oscura che la costringe a compiere azioni terribili. Mai come ora ha bisogno dei suoi amici cacciatori e del sostegno di Cole, il suo ragazzo, eppure lui tutto a un tratto la respinge e si allontana, lasciandola sola a combattere contro gli zombie e contro l'oscurità che avanza. Per fortuna ci sono Kat e Reeve, le sue grandi amiche, a darle la forza di andare avanti. Perché l'orologio corre, e se Ali dovesse fallire sarebbero tutti condannati...
Serie "White Rabbit Chronicles"- Vol. 2

Recensione:
SPOILER per chi non ha letto il volume 1 della serie!

Finito il primo libro della serie, mi sono subito tuffata nel seguito. Dovevo sapere cosa sarebbe successo ad Ali, che avevo lasciato affettata peggio di un salame sul suo solito lettino dell’infermeria.

L’inizio del romanzo lascia giusto un attimo di respiro, il tempo di far guarire un poco la povera Ali (e farla coccolare un po’ dal suo Cole, che si deve far perdonare per averla quasi ammazzata!). Poi ecco che ci ritroviamo nuovamente catapultati in un vortice di avvenimenti: lotte con gli zombie, rapimenti, inseguimenti, incontri segreti... Non si corre certo il rischi di annoiarsi!

Come se non bastasse quella furbona dell’autrice inserisce due ulteriori elementi di disturbo. Uno di questi è esterno e si chiama Gavin, il quale ovviamente è un figo da storia, ma udite udite, scatena le visioni ad Ali. Vi immaginate la reazione di Cole? Quello fa paura quando è felice, immaginatelo arrabbiato e geloso!!! L’altro elemento di disturbo è interno, perché sì, Ali si trova a lottare contro se stessa, o meglio, con qualcosa dentro di lei. Se la vedrà davvero brutta, credetemi.

Nonostante tutto questo marasma, Ali riuscirà anche a ritagliarsi qualche attimo bollente con il suo bel ragazzone tatuato e le difficoltà rinsalderanno il loro rapporto. Così come diventerà ancora più forte l’amicizia che la lega a Kat e Reeve.

Se vi è piaciuto il primo libro della serie White Rabbit Chronicles, non potete assolutamente perdervi il secondo. Tanto più che alla fine trovate una chicca davvero speciale... Un biglietto da Cole!


Il mio voto è
Ciao a tutti, Alice

martedì 24 febbraio 2015

Recensione Odio quindi Amo di Susan E. Phillips


Titolo: Odio quindi Amo
Titolo Originale: Aint't She Sweet
Autrice: Susan E. Phillips
Serie: Singolo
Protagonisti: Sugar Beth Carey, Colin Byrne
Punto di Vista: Terza persona
Editore: Leggereditore
Pagine: 369
Data di uscita: 15 gennaio 2015


Trama: All'epoca delle scuole superiori a Parrish, Mississippi, Sugar Beth Carey aveva il mondo in pugno. Era la ragazza più ricca e più popolare della scuola, era lei che decideva quali erano i tavoli più in della mensa, con quali ragazzi si poteva uscire e se l'imitazione di una borsa di Gucci era accettabile se non eri la figlia dell'imprenditore più ricco della città e non potevi permetterti l'originale. Bionda e divina, aveva regnato incontrastata. Quando aveva lasciato Parrish per andare all'università, aveva giurato di non farvi ritorno mai più. Solo che adesso, quindici anni e svariati mariti dopo, si ritrova senza soldi, senza speranze e senza alternative, e si vede costretta a tornare nella città che pensava di essersi lasciata alle spalle per sempre per cercare un quadro di enorme valore lasciatole in eredità da sua zia. Qui scopre che Winnie Davis, la sua nemica di più lunga data, adesso ha tutto il successo, i soldi e il prestigio che un tempo appartenevano a lei. E, peggio ancora, Colin Byrne ‒ l'uomo a cui Sugar Beth aveva distrutto la carriera ‒ è diventato uno scrittore ricco e famoso e ha acquistato la villa in cui Sugar Beth è cresciuta. Come se non bastasse, tutti gli abitanti di Parrish, primo fra tutti proprio Colin Byrne, sembrano intenzionati a vendicarsi di tutte le cattiverie che Sugar Beth ha compiuto durante gli anni della scuola. Tuttavia, nonostante la sua insolenza e il carattere apparentemente duro, Sugar Beth non è più la perfida ragazzina viziata che tutti ricordano. Adesso è una donna molto più saggia e più matura, e piano piano riuscirà a riconquistare l'affetto della città e a fare breccia nel cuore delle persone che avevano più motivi per odiarla. Troverà così delle amiche, una sorella e un nuovo amore che non si sarebbe mai aspettata.
Recensione di Claire:
Non mi vergogno di dire che ho pianto sia durante la lettura che dopo, mentre rimuginavo sulla storia e sulle possibili implicazioni, ma quando un libro mi coinvolge in questo modo non posso evitare di farmi trasportare dalle emozioni. L'ambientazione è molto bella: classica cittadina del sud intrisa di storia, calda, sonnacchiosa, con tradizioni anteguerra di secessione, tutti conoscono tutti, si amano, si sparlano alle spalle.

Lo stile è scorrevole, ricercato e fluido. Ovviamente la protagonista assoluta è Sugar Beth, che è talmente ben descritta da oscurare chiunque, anche il fascinoso, avvenente, oscuro Duca Inglese, nonostante la costruzione psicologica di tutti i personaggi, persino del cane, sia stata fatta benissimo. Il suo pungente sarcasmo, l'ironia, e quel silenzioso bisogno di affetto me l'hanno fatta amare sin da subito. Lei ha pagato con interessi da strozzino gli sbagli che ha commesso da adolescente, ma soprattutto ha pagato per gli sbagli di altri, dei suoi genitori... La malvagità di alcuni suoi gesti è stata tale che l'attenuante della giovane età non avrebbe retto, per me. Ma la sua cattiveria era stata indirizzata unicamente verso una persona, Winnie, la sorellastra goffa e bruttina, e di riflesso verso Colin, che l'aveva difesa da Sugar Beth. Il resto delle sue "colpe" si riducevano ad un mucchietto di niente, più che altro erano la conseguenza dell'essere la più bella, la più ricca, la più popolare, tutti "più" che producono livore e invidia negli altri. E se è vero che si nasce con un carattere ben definito, è anche vero che siamo il prodotto della nostra educazione. Sugar Beth è cresciuta con una madre che ne ha da sempre esaltato i soli pregi esteriori, da autentica donna del sud, che l'ha difesa quando andava punita, che l'ha troppo protetta rendendola fragile e con un padre che si è macchiato di colpe ben più gravi.

Quando Sugar Beth torna nella sua città è reduce da tre matrimoni, è al verde, è praticamente sola. Ci vuole una forza particolare nel tornare nel posto dove la propria caduta è vista come la vittoria di altri. Winnie, la sorellastra, è diventata ciò che una volta era stata la madre di Sugar Beth: la più ricca, popolare, influente donna di Parrish. Ha beneficiato di tutta l'eredità del padre, che aveva diseredato la figlia legittima, ha sposato il fidanzato storico di Sugar Beth, è diventata la leader delle Coralline, il gruppo capeggiato da Sugar Beth durante l'adolescenza. Gli attacchi subiti da Sugar Beth, le umiliazioni e le cattiverie che la vedono protagonista sono tali e tante che esaltano la sua forza, il suo coraggio e la sua profonda bontà, perché se subisce e sta zitta è solo perché ha un fine molto nobile cui deve arrivare.

Winnie merita una considerazione a parte. E' la parte lesa, ma è anche carnefice, tant'è che a un certo punto Colin pensa che non sa più chi sia Cenerentola e chi la sorellastra cattiva. Ma è carnefice anche durante l'adolescenza, seppur inconsapevolmente. Winnie dovrebbe suscitare compassione, pena, ma per quel che mi riguarda non è così. L'ho trovata egoista, caparbia nel voler portare avanti le sue ragioni, stupida nel non voler soffermarsi a capire il motivo del comportamento adolescenziale di Sugar Beth. Ma è anche "l'altro" personaggio femminile, la controparte descritta in maniera altrettanto  vivida, con emozioni e sentimenti sviscerati fino a farne un elemento estremamente vero nella sua umana debolezza.

Colin è un bel personaggio maschile, un po' tormentato, un po' bastardo doc come lo sono tutti gli uomini della Phillips, attraente stile old english, all'inizio apparentemente insensibile... L'amore che prova per Sugar Beth, il modo in cui sboccia e cresce è qualcosa di tattile che buca le pagine e arriva al cuore del lettore. Come altrettanto toccante è la strada che ambedue devono percorrere per raggiungere il sospirato e meritatissimo happy end.

Un libro intenso, che suscita profonde emozioni, che commuove, diverte e fa riflettere sulle conseguenze scaturite da scelte dettate dalla giovane età e dal comportamenti di chi ci dovrebbe amare incondizionatamente, Consigliato a tutte coloro che hanno voglia di immergersi in una storia drammatica, dove i buoni propositi, la tolleranza e soprattutto l'amore donano speranza anche a chi credeva di non poterne trovare più.

Il mio voto è
Claire

L'uscita straniera del giorno: Thoughtful di S.C. Stephens


Titolo: Thoughtful
Autrice: S.C. Stephens
Serie: Thoughtless #1.5
Data uscita: 24 febbraio 2015

La serie Thoughless è pubblicata in Italia dalla Leggereditore



Trama: Un nuovo romanzo della serie Thoughtless di S.C. Stephens, ai primi posti nella lista degli autori di bestseller del New York Times!

Ogni storia ha due facce, e in questo nuovo libro, la storia d'amore tra Kiera e Kellan è mostrata attraverso i suoi occhi.

Tutto ciò di cui Kellan Kyle ha bisogno è la sua chitarra, e alcuni fogli bianchi. Crescere in una casa che era ben lontana dall’essere una vera casa, gli ha insegnato una dura lezione: Sei inutile. Ora la sua vita è piacevolmente piena di musica appassionata, di compagni di band leali, e di ragazze facili... fino a quando incontra lei.

Kiera lo rende migliore. Gli fa sentire per la prima volta che lui vale di più. Ma c'è un problema: lei è la ragazza del suo migliore amico.

Proprio quando Kellan pensava che sue difese emotive fossero solide come la roccia, il cuore indeciso di Kiera sconvolgono la sua anima, cambiandolo per sempre. Perdere Kiera non è un'opzione.

Il mondo di cenere di Jeaniene Frost


 
Titolo: Il mondo di cenere
Titolo Originale: The Beautiful Ashes
Autrice: Jeaniene Frost
Serie: Broken Destiny #1
Protagonisti: Ivy, Adrian
Editore: Harlequin Mondadori
Data di uscita: 24 febbraio 2015





TRAMA: In un mondo di ombre, tutto è possibile, tranne sfuggire al proprio destino. Fin da quando era bambina, Ivy è stata preda di visioni di strani mondi. Quando, però, sua sorella Jasmine scompare, Ivy scopre che la verità è ancora più terribile: le sue allucinazioni sono reali e sua sorella è intrappolata in un reame parallelo. L'unica persona che è disposta a crederle è un ragazzo pericolosamente attraente, che per un antico retaggio sarà obbligato a tradirla.

Anche se Adrian ha voltato le spalle a chi lo ha cresciuto, non significa che possa cambiare il proprio destino, indipendentemente da quanto si senta spinto verso Ivy. Insieme cercano l'antica reliquia che può salvare Jasmine, ma lui sa qualcosa che lei ignora: ogni passo porta Ivy più vicina alla verità che la riguarda, e a una guerra che può distruggere il mondo.

Prima o poi Ivy e Adrian si troveranno su versanti opposti. E in mezzo sarà rimasta solo cenere.


Ragazze, l'attesa è finita e se proprio non sapete resistere......potrete leggere gratuitamente il primo capitolo qui.

Dopo aver letto e amato la serie Night Huntress, la magica penna di Jeaniene Frost ci regala un'altra serie che sicuramente ci coinvolgerà e incollerà alle pagine, la Broken Destiny Series.

Questa volta sarà la Harlequin Mondadori a pubblicarla, la stessa Casa Editrice che ha pubblicato la splendida serie di Jennifer L. Armentrout, The Dark Elements!

Che dire! Io ne sono entusiasta! Dal mio punto di vista HM ha fatto il “colpaccio” con queste due amatissime autrici!

Curiosità......cosa si nasconde dietro i nostri romanzi preferiti? Come nascono questi incredibili personaggi e, in particolare, le storie narrate da Jeniene Frost? Ecco cinque cose da sapere sull’autrice:

1- Trascorro un sacco di tempo con persone che non esistono! Scherzi a parte, però, ho sempre pensato che la differenza tra un autore e schizofrenico sia solo lo stipendio. Quando ti guadagni da vivere con elaborate storie di persone che esistono solo nella tua immaginazione, è normale essere considerati un po’ strani. Voglio dire, nessuno vuole fare conversazione con una che – nel bel mezzo di un dialogo – tira fuori il block notes per prendere appunti, colpita dall’ispirazione!

2. Quando sono immersa nella scrittura, di solito mi faccio delle domande – e mi rispondo anche – ad alta voce. Mio marito ormai ha imparato ad ignorarmi, ma soprattutto ho scoperto che avere degli animali in casa aiuta ad evitare gli sguardi imbarazzati dei vicini… almeno sono convinti che stia parlando con loro. Quando scrivo, perdo cognizione di quello che succede intorno a me. Mi spiego: diversi anni fa, quando lavoravo a tempo pieno per la pubblicazione di due libri all'anno, mi alzavo sempre molto presto per scrivere. Premessa: io non sono molto mattiniera. Un giorno, quando mi sono resa conto di avere solo 20 minuti per arrivare al lavoro, ancora concentrata su quello che stavo scrivendo, mi sono messa i primi vestiti che ho trovato, sono corsa fuori e poi… ho guardato giù. Avevo dimenticato di mettere i pantaloni, quindi ero lì, in strada, solo in camicia, mutande e tacchi. Grazie al cielo, nessuno dei miei vicini erano fuori in quel momento.

3. L’ispirazione per scrivere Il mondo di cenere è arrivata grazie ad un sogno, così come per la serie Night Huntress. Da sempre faccio sogni molto vividi, fin da adolescente… Per la serie Broken Destiny ho sognato una ragazza che per tutta la vita aveva vissuto esperienze inspiegabili, fino a rendersi conto che le sue non erano allucinazioni, ma la realtà. Non ho potuto dedicarmi subito alla stesura di questa storia, ma anziché dimenticarmi di lei, i personaggi e il mondo nato intorno ad essi è cresciuto, fino a quando il romanzo è nato quasi spontaneamente, diventando Il mondo di cenere.

4. I sogni hanno ispirato almeno due serie… ma questo non vuol dire che scrivo tutto quello che sogno, anzi… Un esempio? Anni fa, quando stavo revisionando la fine del secondo romanzo della Night Huntress Series, ho fatto un sogno in cui ero la protagonista ( un fatto molto insolito!): ho sognato Jeaniene e improvvisamente ho realizzato il modo perfetto per rendere ancora più eccitante la fine del libro: draghi! Ma se avete letto il romanzo sapete benissimo che non compaiono creature di questo genere. Insomma, questo per dirvi che talvolta è meglio che i sogni restino tali.

5. Amo a tormentare i miei personaggi. Questo probabilmente mi rende una persona cattiva, ma lo trovo così divertente… Se posso trovare il modo di metterli in situazioni imbarazzanti e/o improbabili, lo faccio. Prendete Il mondo di cenere: a parte le classiche situazioni di pericolo, ad un certo punto, Ivy è costretta ad indossare una sorta di bikini in pelle, mentre nel travestimento soprannaturale ha un costume da lucertola. Sì, potrebbe essere definita una punizione crudele, ma non sono riuscita a farne a meno! Quanto ad Adrian… l’ho portato ad innamorarsi di Ivy, non basta?

Cosa dicono de Il mondo in cenere, due autrici da noi amatissime:

Jennifer L. Armentrout: "Brillante, straordinaria, Jeaniene Frost firma una serie davvero unica. Mi ha catturata fin dalla prima pagina."

Sherrilyn Kenyon: "Jeaniene Frost è pura ispirazione"

....e l'autorevole Publishers Weekely: " Un thriller romantico e paranormal,Jeaniene Frost si muove in equilibrio perfetto tra emozioni fortemente contrastanti. I lettori non possono far altro che aspettare con trepidazione il prossimo capitolo"  
 
Insomma ragazze, non vedo l'ora di leggerlo e che arrivi prima possibile il 24 febbraio!

Nel frattempo godiamoci il book trailer!




lunedì 23 febbraio 2015

Recensione Alice in Zombieland di Gena Showalter

Titolo: Alice in Zombieland
Titolo Originale: Alice in Zombieland
Autrice: Gena Showalter
Serie: The White Rabbit Chronicles #1
Ambientazione: USA
Protagonisti: Alice e Cole
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 350
Data di uscita: 30 Ottobre 2014
Livello di sensualità: Tiepido
Punto di vista: Prima persona (Alice)


Trama: Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.


Recensione:
Conoscevo già  questa autrice per la serie Atlantis (carina), ma trovo che abbia dato il meglio di se in questo genere. La storia inizia come la fiaba di Alice nel paese delle meraviglie, con la protagonista in giardino che intreccia ghirlande di margherite per la sorellina. Anche successivamente, i rimandi alla celebre favola di Lewis Carroll sono numerosi. Peccato che la realtà in cui si troverà catapultata Alice, sarà tutt’altro che meravigliosa, al contrario, si rivelerà a dir poco un incubo! Come potete intuire dalla trama, la vicenda inizia con il botto (letteralmente!) e prosegue senza un attimo di tregua: è tutto un susseguirsi di avvenimenti concitati che travolgono Ali e, insieme a lei, il lettore.

Ali è uno di quei personaggi come piacciono a me: femminile ma indipendente, in grado di darle di santa ragione a un'orda di zombie ma senza sembrare uno scaricatore di porto, ha sedici anni ma non si comporta come un’adolescente senza cervello. Ha anche una certa predisposizione per la violenza, infatti non si fa problemi a prendere a pugni in faccia chi le mette i bastoni tra le ruote, che siano zombie o le ex del suo ragazzo. Certo, ha un paio di cadute di stile, ad esempio quando si ficca in situazioni pericolose e tu sei lì che urli dentro di te: “Non lo fare! Vuoi finire come quelle sceme che ci rimangono secche nei primi cinque minuti di un film horror?” Infatti ogni due per tre si caccia nei pasticci, gliene capitano di ogni e finisce puntualmente per risvegliarsi su un lettino, tutta ammaccata e mordicchiata.

Il suo partner in tutto questo macello pazzesco? Cole Holland, il bad-boy più bad di tutta la scuola, quello che, quando passa per i corridoi, perfino i professori si spostano per fargli posto. Il loro incontro è a dir poco bizzarro: quando Ali incrocia per la prima volta gli intensi occhi viola (viola, mi spiego???) di Cole, entrambi hanno una visione improvvisa di loro due che si scambiano un bacio mozzafiato. E ditemi se dopo questa descrizione non vorreste essere al suo posto!

“Il suo petto era abbronzato, coperto di muscoli guizzanti e cicatrici. Alcune sembravano segni di morsi, altre graffi. Aveva una miriade di tatuaggi stupendi, qualche disegno, ma per la maggior parte parole scritte sotto le clavicole. Su ciascun braccio aveva una falce, il cui manico cominciava ai polsi e risaliva fino ai bicipiti e le cui lame si allargavano sul petto, finendo appena sopra i nomi. Una scia di peluria scura scendeva dall’ombelico e scompariva sotto il bordo dei pantaloni a vita bassa.”

Ok, siete ancora vive? Vi avviso che non sarà facile per Ali arrivare ai muscoli, hem, al cuore di Cole, tra battaglie contro gli zombie e tradimenti inaspettati. Il finale poi è al cardiopalma e, anche se molte cose sono lasciate in sospeso, non c’è il brutale cliffhanger (che odio con tutta me stessa!) a cui ci hanno abituato ultimamente le autrici di serie infinite.
Consigliato a chi cerca un romanzo adrenalinico, in cui si mescolano amore e violenza, passione e sentimento.
Il mio voto è

Ciao a tutti, Alice